Il futuro visto dai giovani

Fondazione Conad ETS presenta i risultati del sondaggio IPSOS, che ha completato il programma culturale per le scuole sviluppato con Unisona: un progetto che ha coinvolto oltre 150mila studenti di tutta Italia nel corso dell’anno scolastico appena concluso.

Relatori convegno Il futuro visto dai giovani organizzato da Fondazione Conad ETS

 

Un'indagine esclusiva Ipsos racconta l'opinione di 5mila ragazzi sui grandi temi dell'impegno civico: dalla lotta alle mafia all'emergenza climatica, dal rispetto delle diversità all'educazione alimentare. Il sondaggio ha completato il progetto culturale realizzato con Unisona che ha coinvolto oltre 150mila studenti. 

Questo progetto, che si è articolato in quattro appuntamenti durante l’intero anno scolastico (ciascuno prevedeva l’invio di materiale didattico, la visione di un evento in live streaming e la visione di film a tema), aveva per obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni sui grandi temi d’attualità, dando voce ai protagonisti dell’impegno civile, sociale, umanitario, culturale e scientifico, per suscitare nei ragazzi la voglia di comprendere il presente, ponendosi sempre nuove domande e diventando attori del cambiamento sociale.

 

I principali dati emersi dall'indagine

Nella tavola rotonda “Il futuro visto dai giovani”, con la Direttrice Alfieri e Franco Barbano, presidente di Unisona, a commentare i dati emersi dall’indagine sono stati Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, Massimiliano Valerii, Direttore Generale Censis, il filosofo Umberto Galimberti, Chiara Pacifici, Responsabile Scuola Amnesty International Italia, Valentina Mazzacane, Docente dell’Istituto Falcone Righi di Corsico.Tra gli highlights, rivelatori del punto di vista delle giovani generazioni, segnaliamo:

➢ In media il 27% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti su questi temi né a scuola né fuori.

➢ In media oltre l’80% ha dichiarato di essersi preparato a questi momenti informativi dimostrando interesse per la tematica trattata e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall’86 al 93% per i ragazzi e dal 93 al 98% per gli insegnanti).

➢ Sul tema lotta alle mafie, il 39% dei ragazzi pensa che stia crescendo la mentalità mafiosa tra i giovani e solo il 30% pensa che i giovani non siano disposti ad accettare atteggiamenti mafiosi oggi. Il 43% pensa di non poter fare la differenza nel combattere questo fenomeno.

➢ Sul tema ambientale, l’88% si dice preoccupato per il cambiamento climatico; il 44% dichiara di voler fare una professione che contrasti il cambiamento, ma solo il 24% dichiara di avere un ruolo attivo in famiglia nel promuovere comportamenti più sostenibili.

➢ Sull’educazione alla non violenza e in particolare sulla violenza di genere, il 66% pensa che la causa siano gli stereotipi di genere e il 54% la cultura ancora maschilista e patriarcale. Il 17% dei maschi dichiara che la violenza scatta per colpa degli atteggiamenti provocatori delle donne!

➢ Sul bullismo il 58% segnala di sentirsi limitato nel fare commenti (soprattutto i ragazzi che lo dichiarano nel 69% dei casi) e ha paura di passare per scorretto. Il 42% si pente spesso di ciò che dice nelle discussioni (soprattutto le ragazze che lo dichiarano nel 47% dei casi).

➢ Sull’educazione alimentare il 46% dice di informarsi sull’impatto che hanno sull’ambiente i cibi e il 61% è disposto a cambiare alimentazione pur di mangiare cibi che impattano meno sull’ambiente.

➢ In generale, la percentuale di ragazzi che sente di poter fare la differenza con i propri atteggiamenti rispetto a questi temi oscilla tra il 33 e il 55%... ancora molti pensano di non poter fare la differenza.

«Sono proprio i dati emersi ad indicarci la via. – commenta Maria Cristina Alfieri –. I ragazzi hanno bisogno di più informazione, più coinvolgimento; devono sentirsi attori protagonisti del cambiamento e della coscienza sociale. Per questo, anche l’anno prossimo Fondazione Conad ETS proseguirà con Unisona questo cammino di sensibilizzazione e riflessione con i giovani studenti, partendo proprio dalle tematiche che loro ci hanno segnalato rispondendo al sondaggio».

 

L'indagine Ipsos è disponibile a questo link.