La parola ai giovani

Fondazione Conad ETS presenta i risultati del sondaggio Ipsos che ha coinvolto 6.000 adolescenti in Italia su tematiche ed emergenze sociali di grande attualità. La presentazione dell’indagine conclude la seconda edizione del Progetto Scuola sviluppato con Unisona che ha raggiunto in due anni circa 300mila ragazzi di oltre 2mila istituti di tutta Italia.

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Fondazione Conad ETS nasce due anni fa, raccogliendo un'eredità di oltre 60 anni di impegno del Sistema Conad a sostegno delle comunità su tutto il territorio nazionale. Fin da subito ha concentrato la sua attenzione soprattutto su progetti rivolti ai giovani, promuovendo momenti di formazione, ma anche attività per aiutare i più fragili, dal punto di vista fisico, psichico, economico e sociale.

In poco meno di due anni di attività, Fondazione Conad ETS ha co-progettato con importanti enti del terzo settore iniziative sociali che hanno avuto un grandissimo impatto. Sul fronte formativo, ad esempio, si è appena conclusa la seconda edizione del Progetto Scuola, realizzato con Unisona, che consente agli studenti di tutta Italia di accedere gratuitamente a un ciclo di quattro incontri in live streaming su tematiche di grande attualità, con l' obiettivo di sensibilizzare i giovani sulle emergenze  sociali in atto.

Quest'anno, gli incontri sono stati rivolti alla lotta alle mafie, al benessere a scuola, alle dipendenze, all'intelligenza artificiale.
Sommando le due edizioni, il progetto ha raggiunto circa 300mila ragazzi appartenenti a più di 2.000 istituti superiori di tutta Italia .

Al termine di ogni evento, preceduto sempre dall'invio di materiale didattico e dalla visione di film a tema, è stato realizzato un sondaggio con IPSOS per capire cosa ne pensavano i ragazzi dei temi proposti. Lo scorso anno abbiamo ricevuto 5mila risposte , quest'anno 6mila , e Fondazione Conad ETS le presenta oggi per restituire alla comunità la voce dei ragazzi su tematiche sociali così importanti.

È una delle più grandi indagini sugli adolescenti in Italia. Ci racconta come vivono la scuola, che cosa si aspettano dal futuro, come si rapportano alle nuove tecnologie e quali sono i modelli per loro più attrattivi. Ci dicono anche di che cosa vorrebbero parlare nei
prossimi incontri e l'edizione del prossimo anno del Progetto Scuola terrà conto delle loro preferenze, trattando temi che andranno da affettività e sessualità ai lavori del futuro.

 

 

I PRINCIPALI DATI EMERSI DALL'INDAGINE

Questa mattina, nella tavola rotonda “La parola ai giovani”, condotta dalla Direttrice di Fondazione Conad ETS, Maria Cristina Alfieri, a commentare i dati emersi dall'indagine sono stati Franco Barbano, Presidente di Unisona, Chiara Ferrari, Direttrice Public Affairs Ipsos, Massimiliano Valerii, Direttore Generale Censis, Don Luigi Ciotti, Fondatore del Gruppo Abele e Libera, Maddalena Grechi, Youth Engagement & Advocacy Expert Unicef, e in rappresentanza degli insegnanti, Valentina Mazzacane, Docente dell'Istituto Falcone Righi di Corsico.

Tra gli highlights 'rivelatori' del punto di vista delle giovani generazioni, segnaliamo:

- Il 38,5% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti sui temi  trattati né a scuola né fuori.

- Il 76,5% dei ragazzi ha dichiarato di aver preparato a questi momenti informativi, dimostrando interesse specifico per la tematica trattata (oltre il 75%), e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall'84 all'89% per i ragazzi e dal 92 al 95% per gli insegnanti).

- il 67% degli studenti ritiene che la sua abilità nell'utilizzo delle tecnologie informatiche rende la CYBERMAFIA attrattiva, mentre il 41% dichiara che vorrebbe lavorare nel campo della cybersecurity per affrontare le minacce informatiche

- Sul tema delle DIPENDENZE, il 56% del campione intervistato le considera una vera e propria malattia per la quale occorre chiedere l'aiuto di professionisti o comunque di figure adulte;

- Sulle EMOZIONI che gli studenti sviluppano a scuola, ai primi posti per i ragazzi ci sono ansia (48%) stanchezza (46%) e stress (40%) . Interessante la divergenza di opinioni tra studenti e insegnanti circa il livello di disinteresse a scuola: solo il 7% dei giovani indica il disinteresse come sentimento provato a scuola, mentre ben il 39% dei docenti pensa che i ragazzi siano disinteressati.

- Il 55% degli studenti vorrebbe giudizi più qualitativi al posto di voti espressi in numeri, che dal 78% vengono indicati come responsabili di malumore ed elementi che agiscono negativamente sull'autostima.

- Il 37% del campione si dichiara interessato nel seguire corsi di formazione sull'IA in grado poi di offrire nuovi sbocchi lavorativi.
- Per il 68% degli intervistati l'IA potrebbe causare la perdita di molti posti di lavoro, per il 65% potrebbe rendere impossibile distinguere notizie e fatti veri dai falsi, per il 64% potrebbe rappresentare una minaccia per l'umanità, per il Il 62% potrebbe facilitare la violazione della privacy, e il 42% potrebbe ampliare il divario tra ricchi e poveri.

- Il contraltare positivo è che per il 70% l'IA potrebbe migliorare il livello di cura dei malati e delle persone diversamente abili e potrebbe migliorare la qualità dello studio e la capacità di apprendimento; per il 67% potrebbe essere uno stimolo per allenare la creatività, applicandola a nuovi strumenti; per il 60% potrebbe favorire uno sviluppo economico e sociale più sostenibile per il pianeta e per le persone; per il 57% potrebbe migliorare la prevenzione e la gestione delle calamità naturali.

 

«I dati emersi – ha commentato Maria Cristina Alfieri – dimostrano che i ragazzi si aspettano più informazione e coinvolgimento su tematiche sociali che non rientrano nei programmi ministeriali, ma che sono altrettanto importanti per aiutarli ad orientarsi in un mondo sempre più complesso: sensibilizzarli su certi temi significa renderli più consapevoli dei loro comportamenti e delle loro scelte quindi anche più protagonisti del cambiamento sociale. Per questo, anche l'anno prossimo Fondazione Conad ETS proseguirà con Unisona questo cammino di sensibilizzazione degli studenti, trattando proprio le tematiche che ci hanno segnalato  rispondendo al sondaggio IPSOS».
 

«In questi due anni di attività la nostra Fondazione ha promosso progetti sociali, sportivi e culturali con una cornice nazionale e una declinazione locale, per consentire a Cooperative e Soci Conad capillarmente diffondere su tutto il territorio nazionale di poterle sostenere nelle loro comunità di riferimento» - racconta Maria Cristina Alfieri, Direttrice della Fondazione, e aggiunge: «In particolare, siamo orgogliosi di aver lanciato il Progetto Scuola, realizzato con Unisona, specializzata nella realizzazione di eventi in live streaming: grazie al supporto della Fondazione, abbiamo offerto ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia la possibilità di accedere gratuitamente a giornate di riflessione su importanti tematiche sociali, condotte dai protagonisti dell'impegno civile, culturale e scientifico, che hanno coinvolto oltre 300mila studenti di più di 2mila istituti!».

 

L'indagine Ipsos completa è disponibile a questo link.

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