Tra sogni, paure e desiderio di relazioni, il ritratto autentico di una generazione che chiede ascolto

OLTRE 11.600 STUDENTI COINVOLTI NELL’INDAGINE IPSOS, VOLUTA DA FONDAZIONE CONAD ETS A CHIUSURA DELLA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO SCUOLA REALIZZATO CON UNISONA

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Sono più di 11.600 gli studenti delle scuole superiori italiane che quest’anno hanno partecipato all’indagine “La Parola ai Giovani”, realizzata da Ipsos per Fondazione Conad ETS, nell’ambito della terza edizione del Progetto Scuolapromosso in collaborazione con Unisona. Un sondaggio che rappresenta una delle rilevazioni più ampie mai realizzate in Italia sul vissuto delle nuove generazioni, e che restituisce un quadro fedele e profondo dello stato d’animo, dei valori, delle relazioni, delle paure e delle aspirazioni dei giovani, dando loro la possibilità di raccontarsi e di orientare concretamente le future attività formative e sociali della Fondazione.

 “Vogliamo partire dai ragazzi per costruire percorsi di crescita che siano realmente efficaci e pertinenti. Per farlo è necessario ascoltarli, senza filtri, riconoscendo il valore della loro voce e il peso delle loro fragilità”, spiega Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS.

 

IL PROGETTO SCUOLA: EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE E ASCOLTO ATTIVO

Grazie alla collaborazione con Unisona, specializzata nella realizzazione di eventi in live streaming, Fondazione Conad ETS ha realizzato un percorso innovativo di educazione civica digitale, raggiungendo in tre edizioni più di 450mila studenti in oltre 3mila istituti italiani. Con il Progetto Scuola, Fondazione Conad ETS ha offerto a migliaia di ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia la possibilità di accedere gratuitamente a giornate di riflessione su importanti tematiche sociali, condotte dai protagonisti dell’impegno civile, culturale e scientifico, coinvolgendoli in eventi tematici, film, materiali didattici e momenti di dialogo. Gli appuntamenti del Progetto Scuola hanno infatti per obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni sui grandi temi d’attualità, per suscitare nei ragazzi la voglia di comprendere il presente, ponendosi sempre nuove domande e diventando attori del cambiamento sociale.

 

«Unisona sostiene il dialogo tra i protagonisti dell’impegno sociale e civile con i ragazzi, anche avvalendosi della capacità evocativa del cinema, con la proiezione di film, sia nelle sale cinematografiche sia nelle aule scolastiche, proposti attraverso la piattaforma di cinema per la scuola Keaton - spiega Franco Barbano, Presidente di Unisona e titolare della piattaforma di cinema education, e prosegue: - Abbiamo sempre creduto nell’importanza di offrire ai ragazzi momenti di vero dialogo con i grandi protagonisti del nostro Paese; non solo esperti, ma personalità in grado di testimoniare l'impegno attraverso la loro vita. E con il sostegno di Fondazione Conad ETS siamo riusciti a realizzare un programma davvero di prim’ordine, che anche il prossimo anno conterà appuntamenti molto coinvolgenti che stiamo già programmando».

 Gli appuntamenti dell’anno scolastico 2024-2025, patrocinati dal Ministero dell'Istruzione e dal Comune di Milano, hanno registrato un grande successo e coinvolgimento sia dei ragazzi presenti alla diretta da Milano, sia delle migliaia di studenti collegati in streaming dalle loro classi e dalle sale cinematografiche di tante città: ad ogni evento in live streaming erano collegati dai 30 ai 50mila, con picchi anche di 80mila ragazzi, da tutte le Regioni d’Italia e in migliaia hanno avuto l’opportunità di seguire gli eventi dai cinema delle loro città, grazie al supporto dei soci Conad del territorio, che hanno creato degli ‘eventi nell’evento’, invitando in sala molti stakeholder locali, istituzioni ed enti del terzo settore, a dibattere con loro gli argomenti trattati.

 

Nelle settimane successive agli incontri, i ragazzi hanno risposto a un questionario per esprimere la loro opinione rispetto ai temi trattati: grazie alla collaborazione con Ipsos - leader mondiale nelle ricerche di mercato - che ha analizzato le risposte in forma aggregata, la survey presentata oggi ha restituito il punto di vista di più di 11mila ragazzi/e delle scuole superiori di tutta Italia su quattro tematiche di grande attualità sociale: intelligenza artificiale e futuro del lavoro, violenza di genere, essere e malessere social, sessualità e affettività. Un prezioso osservatorio che Fondazione Conad ETS mette a disposizione dei rappresentanti del mondo politico-istituzionale, della cultura, dell’informazione e dell’impegno civile.

 

«Grazie alla sua presenza in oltre 90 Paesi, Ipsos è in grado di riflettere i grandi cambiamenti sociali e le mutate e crescenti sensibilità dell’opinione pubblica nel mondo intorno ai grandi temi alla radice della sostenibilità: diritti, clima, dinamiche demografiche, accesso ai beni primari. Opinioni e bisogni che devono informare le politiche, indirizzare le azioni di governi e istituzioni, imprimere alle società impulso per un progresso continuo» - ha sottolineato Nando Pagnoncelli, Amministratore Delegato Ipsos, e ha concluso: «Plaudo all’iniziativa di Fondazione Conad ETS ed esprimo la mia soddisfazione per la scelta di Ipsos come contributore a questo spazio informativo, che mette in primo piano i dati, strumento irrinunciabile di conoscenza delle dinamiche della società, in Italia e nel mondo».

 

Questa mattina, nella tavola rotonda “La parola ai giovani”, condotta dalla Direttrice di Fondazione Conad, Maria Cristina Alfieri, a commentare i dati emersi dall’indagine sono stati Nando Pagnoncelli, Amministratore Delegato Ipsos, Matteo Lancini, Presidente Fondazione Minotauro, Celeste Costantino, Vice Presidente Fondazione Una, Nessuna, Centomila, Franco Barbano, Presidente di Unisona, e in rappresentanza degli insegnanti che quest’anno hanno accompagnato gli studenti lungo tutto il programma del Progetto Scuola, Valentina Mazzacane, Docente dell’Istituto Falcone Righi di Corsico.

 

“LA PAROLA AI GIOVANI” COSA è EMERSO DALL’INDAGINE

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: ENTUSIASMO, CAUTELA E TIMORI

L’intelligenzaartificiale è vissuta dai giovani con un misto di entusiasmo e timori. Il 77%associa all’AI emozioni positive e il 78% ne riconosce il potenziale nel mondo dell’informazione. Il 74% intravede opportunità per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e il 60% la considera uno strumento utile per un futuro più sostenibile. Tuttavia, l’82% teme un impatto negativo sull’intelligenza umana e solo il 25% si dice ottimista sull’impatto sulle retribuzioni. L’80% ritiene che l’AI porterà alla scomparsa di alcune professioni, mentre il 76% pensa che ne nasceranno di nuove, ma solo il 53% dei giovani si dice pronto o motivato a intraprenderle.

 

ESSERE E MALESSERE SOCIAL: SOLITUDINE, TRA DIPENDENZA E DISINCANTO

 

I social media sono parte integrante dell’universo giovanile, ma il rapporto con essi è complesso e ambivalente. Il 23% definisce il legame della propria generazione con i social “ossessivo”, il 18% “tossico”. Tuttavia, quando parlano del proprio utilizzo personale, il 17% lo ritiene “sano” e il 15% “attivo”. In caso di scomparsa improvvisa dei social, il 25% prevede ansia generazionale, ma il 26% dichiara che proverebbe indifferenza, il 16% senso di liberazione. Il 71% considera le relazioni nella vita reale più arricchenti rispetto a quelle online, mentre il 58% si sente più solo sui social.

 

VIOLENZA DI GENERE: GELOSIA E RELAZIONI TOSSICHE

Su temi come la gelosia e i rapporti di coppia, emergono elementi contraddittori: l’84% considera la gelosia “naturale, se contenuta”, ma quasi  lametà preferisce un partner geloso a uno indifferente; il 58% riconosce la presenza di sessismo nei testi rap e trap, ma solo il 36% li considera davvero offensivi o problematici. Infine, preoccupano i dati su comportamenti tossici nelle relazioni di coppia tra coetanei: il 70% parla di condivisione delle password, il 58% di rinunce forzate ad amicizie, il 45% di controllo sul modo di vestire del partner.

 

EDUCAZIONE AFFETTIVA: TRA LACUNE, CURIOSITÀ E BISOGNO DI SCUOLA

Il 90% degli studenti è favorevole a introdurre l’educazione sessuale a scuola,

con la scuola media indicata come momento più adatto (63%). Solo il 67% afferma di sapere a chi rivolgersi in caso di emergenze legate alla sessualità. Le figure adulte o professionali (ginecologi, medici, psicologi) sono interpellate molto meno degli amici (31%) o della madre (25%).

 

“LA PAROLA AI GIOVANI”: UN PROFILO TRA FIDUCIA E FRAGILITÀ

I dati raccolti raccontano di una generazione che crede nelle proprie capacità (68%) e nella possibilità di realizzare i propri sogni (58%), ma che allo stesso tempo fatica a mantenere una visione positiva di sé (solo il 35%) e della propria vita (39%). Ancora più basso il dato relativo alla percezione del proprio talento come valore per la collettività (29%). Un quadro che segnala una frattura tra aspirazioni personali e senso di appartenenza sociale, e che evidenzia l’urgenza di intervenire sul fronte dell’autostima, del benessere psicologico e dell’inclusione.

 

“Questa indagine conferma il valore strategico dell’ascolto attivo delle giovani generazioni. I dati ci restituiscono una fotografia complessa ma preziosa: i ragazzi mostrano consapevolezza, capacità critica e un desiderio chiaro di essere parte del cambiamento sociale. È fondamentale che istituzioni, educatori e imprese sappiano rispondere a questa chiamata con strumenti efficaci e coerenti”, afferma Nando Pagnoncelli di Ipsos, partner scientifico della rilevazione.

 

“Crediamo profondamente nel potere della formazione esperienziale e partecipata, soprattutto quando rivolta ai giovani. Il Progetto Scuola nasce per questo: creare occasioni di confronto tra studenti, protagonisti del nostro tempo e contenuti di qualità, attraverso un linguaggio accessibile ma mai banale. I numeri e il livello di partecipazione dimostrano che questo approccio funziona e risponde a un bisogno reale”, dichiara Franco Barbano, Presidente di Unisona, realtà specializzata nella produzione di eventi formativi in live streaming per le scuole italiane.

 

I giovani non cercano risposte preconfezionate, ma spazi veri di ascolto, confronto e crescita. In un mondo che cambia rapidamente, chiedono strumenti per orientarsi, per conoscersi, per costruire relazioni sane e per immaginare un futuro lavorativo più giusto, sostenibile e umano. “Quello che emerge con forza – conclude Alfieri – è la richiesta dei giovani di essere coinvolti, formati e ascoltati su ciò che per loro è essenziale. È da qui che intendiamo ripartire, con programmi e strumenti sempre più mirati. Il progetto – ascoltando le richieste dei ragazzi – l’anno prossimo affronterà argomenti come l’educazione emotiva, il consenso, il rispetto nelle relazioni e i lavori del futuro”.

 

Fondazione Conad ETS raccoglie la loro voce e rilancia la sfida: la prossima edizione del Progetto Scuola sarà ancora più vicino alle esigenze espresse dagli studenti, perché accompagnare le nuove generazioni in un percorso formativo di crescita e di consapevolezza non significa solo investire nel futuro, ma affermare oggi un impegno concreto per il bene comune.